Nello Landi, poeta
"Così per hobby, nella vita mia, scrissi modesti versi e ne cantavo"
Tra i numerosi poeti butesi, spesso contadini, pastori, operai, che coltivavano naturalmente e con grande talento l’arte dell’Ottava, spiccano Pietro Frediani, vissuto a cavallo dell’ottocento o il più recente Enzo Pardini, ma è in Nello Landi che trova pieno compimento l’arte antica dell’Ottava, nelle sue numerose sfaccettature.
Nato nel 1925, mezzadro di nascita e a lungo operaio, esprime per tutta la vita la sua poetica, diventando ben presto uno dei più grandi maestri contemporanei dell’ottava rima. Ha composto 14 Maggi di cui due in duplice versione e molti ne ha interpretati; ha scritto sonetti ed ottave raccolti in prevalenza in una pubblicazione del 1998 e, dagli anni ’70 ad oggi, è stato uno dei principali poeti estemporanei a livello nazionale, partecipando a numerosi concorsi e serate a fianco di altri grandi artisti del Canto popolare.
Nello Landi è venuto a mancare nel luglio del 2020 lasciando dietro di sè circa un mezzo milione di endecasillabi composti.
“Le ottave che ho cantato, a metterle in fila,
saranno quaranta o cinquantamila”
I Maggi composti
Giuditta e Oloferne, 1941
La forza del destino, 1950
Leonora di Calatrava, 1974
Dai “Promessi sposi”: Renzo e Lucia, 1987
Zemira, 1987
Giuditta e Oloferne (2^ versione), 1988
Severo Torelli, 1989 Cenerentola, 1990
Isabella e Filippo II Re di Spagna, 1993
Ginevra degli Almieri, 1995
Il fornaretto di Venezia, 1997
Santa Margherita da Cortona, 1998
Biancaneve e i sette nani, 2000
La cenciaiola di Firenze, 2001
Il generale Morini, 2019